Come abbiamo già visto nella
tabella messa a punto da Francesco Sabatini, il romanzo appartiene
alla tipologia dei testi poco vincolanti: con la prosa narrativa, e
ancor più con la poesia, siamo infatti di fronte
al livello più elevato di elasticità nell'uso della lingua. Il linguaggio non è
rigido e prestabilito come accade invece nei testi giuridici o tecnici:
lo scrittore utilizza infatti "tutti i mezzi che la lingua gli mette a
disposizione, specialmente quelli di maggiore flessibilità" (Sabatini:
2011, 686), come la
variazione delle valenze e delle reggenze dei verbi, l'anafora,
l'ellissi, l'uso figurato del linguaggio.
Tuttavia il genere romanzo, per via della sua ampiezza e
complessità, consente allo scrittore di alternare zone di fantasia
composte con ampia libertà nell'uso del linguaggio a parti che invece
mostrano i tratti caratteristici del linguaggio mediamente vincolante:
si pensi all'impiego della digressione nei romanzi storici come
I promessi sposi o Il nome della rosa. Lo stesso fenomeno
può accadere nella "quarta di copertina": è possibile,
infatti, trovarsi di fronte a testi o
brevi enunciati poco vincolanti, che agiscono sul lettore in modo
evocativo, ma anche a schede che illustrano l'argomento del libro e
informano il potenziale destinatario spiegandone il contenuto con il
linguaggio tipico dei testi mediamente vincolanti.
Per l'attività in classe suggeriamo di utilizzare la
Tabella già impiegata in precedenza: essa consentirà di individuare
gli elementi che contraddistinguono le diverse tipologie testuali a cui
si fa riferimento nella scheda di lavoro.
In
quest'ultimo step vi proponiamo di lavorare sulla comprensione del testo
che si trova nella sovraccoperta de Il
nome della rosa.
Al termine del percorso potrà risultare interessante utilizzare questa
mappa concettuale.