L’Ariosto illustrato

Immenso repertorio di temi e situazioni "romanzesche", dal fascino inesauribile e frutto di una straordinaria capacità inventiva, l'Orlando fusioso dell'Ariosto ha incrociato di recente gli strumenti e le potenzialità dei motori di ricerca - come del resto gran parte delle opere letterarie interrogate con gli operatori booleani - e della digitalizzazione dei testi. Il progetto coordinato da Lina Bolzoni e dalla Scuola Normale Superiore di Pisa va oltre, e propone un archivio digitale delle illustrazioni che accompagnano le edizioni cinquecentesche del capolavoro ariostesco. Nel presentare l'iniziativa, Lina Bolzoni scrive che "quasi tutti, oggi, sanno che si naviga in Internet. Ma molti hanno dimenticato che si può navigare attraverso i testi, per poemi e romanzi, e che proprio il viaggio, e il viaggio difficoltoso per mare, sempre esposto ai rischi 0009 - ARIOSTO Orlando furioso - stampa 1 edizdel fallimento e del naufragio, è stato per secoli una metafora usata da chi scrive e da chi legge: una splendida metafora per la scrittura e per la lettura" (L. Bolzoni, Ariosto tutto figurato sul web, in Il Sole 24 Ore, Supplemento domenicale, 29 gennaio 2012, p. 33). L'Orlando furioso, che all'epoca delle prime edizioni a stampa divenne subito un autentico bestseller dell'editoria cinquescentesca, è un'opera che ama il gioco combinatorio e che si conclude proprio con la metafora della nave che giunge in porto, accolta da dame e cavalieri. Fin da subito l'illustrazione delle scene chiave del poema divenne una costante degli editori che ripubblicarono il poema (Zoppino nel 1536, Giolito nel 1542, il Guadagnino nel 1533, Valgrisi nel 1556, De Franceschi nel 1584), con lo scopo, certo, di facilitare la comprensione del poema ma con l'esito, forse non previsto, di influenzarne la ricezione. I risultati di questo lavoro sono consultabili all'indirizzo internet www.ctl.sns.it/furioso mentre il volume curato da Lina Bolzoni, Serena Pezzini e Giovanna Rizzarelli, Tra mille carte vive ancora. Ricezione del Furioso tra immagini e parole (Lucca, Pacini Fazzi, 2011, pp. 470) documenta i risultati critici della ricerca.