Codice "Martini" (Mart)

Nel 1548 il letterato fiorentino Luca Martini - sotto l'impulso di Benedetto Varchi e in una fase di importante ripresa della filologia dantesca - dava notizia di un antico codice della Commedia risalente al 1330-31 attraverso una collazione fatta su un esemplare dell'edizione a stampa della Commedia pubblicata da Aldo Manuzio nel 1515. Il testo di Luca Martini č ora conservato alla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano (AP XVI 25).

Gią nel 1546 lo stesso Martini e altri studiosi avevano annotato su un altro esemplare dell'Aldina del 1515 (purtroppo perduto) le varianti di altri 7 manoscritti, notevoli per antichitą e autorevolezza testuale, e a loro volta irreperibili: un pergamenaceo del 1329 (siglato a) e un cartaceo, giudicato antichissimo (siglato d).

Il codice del 1330-31 conteneva una postilla del copista - un certo Forese, che molti studiosi identificano in Forese Donati - che alludeva a un'attivitą di collazione e emendazione del testo dovuta al "defectu et imperitia vulgarium scriptorum".

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