Ashburnham 828 (Ash)

Firenze / Biblioteca Medicea Laurenziana / Ashburnham / 828 / 759; Pucci 1 / XIV

Manoscritto in pergamena, copiato a metà del secolo XIV (ca. 1335-40) da uno scriba della Toscana occidentale; 104 carte di cm. 31 × 23. Un secondo copista aggiunge, poco dopo, il compendio in rima di Iacopo Alighieri, il colophon, le rubriche di Inferno I e II e la data "d'oghosto MCCCXXXV" (1347).

Il testo è corredato di iniziali miniate alternamente in rosso e in blu; quelle delle cantiche sono ulteriormente abbellite da piccoli fregi eseguiti a penna, di colore inverso a quello della lettera. L'iniziale della prima cantica reca al suo interno una faccina, probabilmente eseguita dallo stesso copista del testo. Le iniziali delle terzine sono precedute da segni di paragrafo colorati alternamente di rosso e di blu. Le rubriche sono state copiate soltanto per i primi due canti dell'Inferno, mentre sono stati lasciati spazi bianchi mai utilizzati, all'inizio degli altri canti.

Il manoscritto si trovava fino all'Ottocento nella biblioteca della famiglia Pucci, poi in quella di Guglielmo Libri, infine nella collezione Ashburnham e da lì è giunto alla Biblioteca Laurenziana. Un'annotazione a lapis in lingua francese segnala che il codice è considerato il più antico contenente la Commedia. In effetti era denominato l'"antichissimo" a causa della data agosto 1335 che si legge al termine del poema, ma che è stata probabilmente copiata da un antigrafo.

Il manoscritto contiene la Commedia di Dante seguita dal compendio del poema in rima composto da Iacopo Alighieri.

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