Introduzione

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Punto di equilibrio e di rottura dell’età medievale, il Trecento chiude in Italia l’età dei comuni e al tempo stesso apre l’epoca delle signorie e degli stati regionali. Incapaci di affermare la loro supremazia sul terreno della politica, l’Impero si ridusse a occupare un ruolo marginale nella sola area germanica, mentre la Chiesa dovette trasferire la sede papale ad Avignone, in Francia. La crisi dello sviluppo economico e delle attività commerciali ebbe importanti ripercussioni in molti settori. Fallirono le maggiori compagnie finanziarie fiorentine, come quelle dei Bardi e dei Peruzzi, mentre in tutti i principali centri della produzione manifatturiera, dalle Fiandre alla Germania, dalla Francia all’Italia, si verificarono malumori e disordini sociali, rivolte contadine, sommosse operaie. Ma l’evento collettivo più drammatico e sconvolgente del XIV secolo è la terribile epidemia di peste che provoca in tutta Europa morte e disperazione. È il 1348: il contagio si diffonde a Firenze e un osservatore d’eccezione, Giovanni Boccaccio, lo descrive nelle prime pagine del Decameron.