La peste del 1348 Stampa la pagina << indietro

Nel 1347-51 l’Europa fu invasa da un’ondata travolgente di crisi economica a causa di una micidiale epidemia di peste: si innestava cosí un ciclo rovinoso di carestia-peste-carestia. Secondo dati approssimativi, ma abbastanza vicini alla realtà, la popolazione europea, compresa la Russia, dopo avere raggiunto gli 80 milioni nel 1300, sarebbe scesa a circa 73 milioni nel 1347, e a circa 48-50 milioni nel periodo immediatamente successivo al contagio. L’alta mortalità era inoltre incrementata anche dalle numerose guerre che infierirono sulla popolazione europea tra il XIV e il XV secolo (la Guerra dei Cento anni, la Guerra delle Due Rose in Inghilterra, le guerre italiane dal 1350 al 1450, ecc). La diminuzione della popolazione ebbe ripercussioni non soltanto sulla forza lavoro ma fece crollare anche la domanda dei beni, con un conseguente forte ribasso dei prezzi. 

La peste che flagella l’Europa occidentale alla metà del XIV secolo nasce in Cina verso il 1333 e si diffonde rapidamente seguendo le rotte commerciali che portano verso occidente. Nel 1347 colpisce la Palestina, nel ‘48 l’Italia, la Francia e l’Inghilterra, nel ‘49 la Germania e i paesi scandinavi. Contemporaneamente inizia la caccia agli untori, che si trasforma in una persecuzione di ebrei ed eretici, accusati di diffondere il contagio: nel periodo 1348-51 si ebbero massacri di ebrei in Svizzera, Germania e Italia.


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Ultimo aggiornamento: venerdì 16 agosto 2013