La prima forma del Canzoniere

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La prima raccolta di riferimento
Un primo nucleo di testi risale al 1336-37: esso comprendeva 22 sonetti e una parte della canzone XXIII. Di questi soltanto diciassette passarono nelle successive redazioni: oltre alla canzone, completata piú tardi, il sonetto CLXXVIII (Amor mi spona) e altri quindici sonetti compresi fra il XXXIV e il LXXVIII.

La prima forma: 1342

Nel Vat. lat. 3196, all’altezza del sonetto XXXIV Apollo, s’anchor vive il bel desio, Petrarca indicava il 21 agosto 1342 come la data d’inizio di una consistente rielaborazione dei materiali: «ceptu trascribj et incep. ab hoc loco 1342. Aug. 21, hora 6». Siamo all’altezza della composizione del Secretum, cioè in una fase di intenso ripiegamento morale e psicologico, tra l’altro di poco successivo all’incoronazione in Campidoglio con l’alloro poetico. Quest’ultima congettura è di estremo interesse poiché autorizzerebbe a pensare (ma non abbiamo purtroppo conferme di questa ipotesi) che questa prima forma fosse articolata intorno ai componimenti cosiddetti dafnei. Senz’altro il sonetto XXXIV doveva essere il testo proemiale di questa forma: esso appare cancellato da due segni trasversali, come pure i numeri XXXV, XXXVI, XLI-XLVI, XLIX, LVIII, LX, LXIV, LXIX della redazione finale.