Dalla seconda forma alla Correggio

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La seconda forma: 1347-1350

Petrarca dovette procedere in questo periodo all’organizzazione dei testi secondo un preciso schema: probabilmente sono di questo periodo (il Wilkins indica il 1347 e Valchiusa come data e luogo di composizione) tanto il sonetto proemiale Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono e la canzone CCLXIV I’ vo pensando, facendo intendere cosí la volontà di edificare una materia fortemente unitaria ma divisa in due tempi ben individuabili, in vita e in morte di Laura. Complessivamente i testi dovevano essere circa 150, ma è certo che gran parte delle 263 liriche che compongono la prima parte del Canzoniere erano già state scritte prima del 1351.

La forma «Correggio»

Si tratta della terza revisione del Canzoniere, realizzata da Petrarca tra il 1356 e il 1358 per Azzo da Correggio (è detta anche pre-Chigi). Essa comprende nella prima parte 142 testi ordinati come nella precedente, tranne per la sostituzione della ballata CXXI Donna mi vene spesso nella mente con il madrigale Or vedi Amor. Nella seconda parte si trovano 29 testi la cui collocazione rimarrà in seguito immutata. La forma Correggio inaugura di fatto la storia del Canzoniere: le postille petrarchesche che si trovano nel Vat. lat. 3196 accanto ad alcuni componimenti (sono il XXIII, il LXXVII e il LXXVIII, il CCLXV e il CCLXVIII) stanno a testimoniare la precisa volontà del poeta di dare all’opera un assestamento non piú provvisorio. Sopra il sonetto LXXVII la glossa specifica infatti: «Transcripti isti duo in ordine post mille annos. 1357. mercurii hora. 3. novembris. 29. dum volo his omnino finem dare, ne unquam amplius me teneant. et jam Jerolamus, ut puto, primum quaternum scribere est adortus pergameno pro domino Azone, postea pro me idem facturus» (Trascritti questi due in ordine dopo mille anni, nel 1357, di mercoledí all’ora terza. Voglio infatti finirli del tutto perché non mi tengano occupato ancora a lungo. Nel frattempo Gerolamo, come io ritengo, ha cominciato a scrivere su pergamena il primo quaderno per il signor Azzo, quindi ne farà per me una stessa copia). I criteri dell’ordinamento sono facilmente individuabili: le poesie vennero disposte seguendo la cadenza cronologica della vicenda, vennero raggruppate e alternate le singole esperienze metriche, venne distribuito con una certa varietà il contenuto della vicenda.