La sfida che abbiamo davanti è quella delle convergenze e delle ibridazioni: superare gli steccati, promuovere un altro e ambizioso orizzonte di senso nel quale si possa “imparare a diventare” in forme e in modi del tutto diversi rispetto a quanto abbiamo fatto fino ad oggi. Si tratta di un’occasione veramente irripetibile per aggirarsi in quella “architettura della mente didattica” che è il curricolo: non possiamo farcela scappare.
CONNESSIONI è un “laboratorio distribuito” per progettare e modellizzare i percorsi di apprendimento della scuola secondaria di secondo grado, mettendo insieme allestimenti funzionali e versatili, tecnologie analogiche e digitali, metodologie e situazioni didattiche.
L’universo intero è in un bicchiere di vino
Il perimetro dell’Antropocene è il contenitore culturale ideale per sondare il terreno della complessità e del pensiero sistemico. Se poi volete avere un’idea di come nella scuola si possa fare un’operazione del genere, allora provate a leggere un autore come Richard Feynman, il fisico americano premio Nobel nel 1965. Iniziate con Sei pezzi facili – facili si fa per dire – dove l’autore, in un capitolo che non a caso s’intitola Le relazioni tra la fisica e le altre scienze, scrive: