La storia di Victor, il ragazzo selvaggio dell’Aveyron, attraverso un’Unità Didattica interdisciplinare che coinvolge italiano, storia e scienze umane.
Il testo integrale del saggio di Sergio Moravia (Il recupero del ‘diverso’. Psichiatria e psicopedagogia nel caso del ragazzo selvaggio dell’Aveyron, in Id., Filosofia e scienze umane nell’età dei lumi, Firenze, Sansoni, 1982, pp. 271-303) consente di conoscere e approfondire una delle vicende più celebri dell’antropologia e della psicopedagogia della fine del Settecento e dei primi anni dell’Ottocento. Il caso del “ragazzo selvaggio dell’Aveyron” suscitò una grande impressione presso la comunità scientifica di quegli anni: un ambiente culturale fortemente segnato dalla cultura illuministica, dalle proposte educative di Rousseau, dal nascente interesse verso nuove metodologie di approccio alla diversità e alla disabilità. Fino ad allora queste categorie erano ricondotte esclusivamente in un ambito patologico: in quanto malati, questi soggetti dovevano essere internati e segregati poiché la loro presenza all’interno della società veniva considerata inopportuna e sconveniente, un vero e proprio disturbo alla quiete sociale dei cosiddetti normali.
Sergio Moravia (1941) ha insegnato storia della filosofia all’Università di Firenze, dapprima nella Facoltà di Magistero poi in quella di Lettere e Filosofia. si è occupato del pensiero illuministico, di storia dell’antropologia, di filosofia francese contemporanea, del rapporto tra la filosofia e le scienze umane. Tra le sue opere più importanti di argomento settecentesco ricordiamo Il tramonto dell’illuminismo (1968); La scienza dell’uomo nel Settecento (1970); Il ragazzo selvaggio dell’Aveyron (1972); Il pensiero degli Idéologues (1974).
Una bibliografia completa degli scritti di Moravia è disponibile su Wikipedia.
Un video interessante in cui si può assistere ad una lezione di Sergio Moravia è visibile su YouTube.
Lo svolgimento di questa Unità Didattica richiede un approccio di tipo interdisciplinare. Al centro vi sono le competenze, in primis quella linguistica: “saper fare” significa soprattutto essere in grado di riutilizzare riflessivamente conoscenze (informazioni, dati, contenuti) e abilità (capacità di sintesi e di rielaborazione critica; saperi di analisi; uso dei collegamenti) per ricollocarle entrambe in nuovi ambiti, per esempio attraverso la stesura di relazioni osservative e descrittive.
L’impostazione generale di questo lavoro è di tipo “seminariale” e si svolge attraverso:
la lettura di un saggio critico e l'analisi delle fonti;
l’esercizio di comprensione, discussione e rielaborazione delle tematiche (lavoro individuale e in piccoli gruppi);
produzione di un testo originale da parte dello studente.
I passaggi di questa esperienza sono rappresentati da:
1) la presentazione del progetto, della piattaforma e dei dati di contesto; (3-4 ore);
2) la visione del film di F. Truffaut, Il ragazzo selvaggio (2 ore);
3) la lettura-commento del saggio di Sergio Moravia;
4) il lavoro della classe sulle Attività e sulla Consegna finale.
Per affrontare la complessità del saggio è necessario procedere con gli strumenti tipici della lettura approfondita e analitica, mediante sottolineature, interventi a margine o sul quaderno, riassunto e riscrittura utilizzando il computer per integrare e inserire nuove informazioni ricavabili da altri testi o da internet.
Il testo di Moravia è inserito in un volume più ampio (Filosofia e scienze umane nell’età dei Lumi, Firenze, Sansoni, 1982) e affronta la vicenda del “ragazzo selvaggio dell’Aveyron” nel constesto della cultura illuministica. Si può visualizzare e scaricare a questo link.
Il video ripercorre in modo sintetico l’esperienza filosofica e culturale dell’Illuminismo: con un buon manuale di filosofia o con l’aiuto di una storia della letteratura si possono ricostruire le idee che fanno da sfondo a questo movimento di idee.
Dopo aver visto il video puoi fare il Test d’ingresso.