Orizzonte Apprendistato

Laboratorio di Progettazione didattica

Consegna: Formare alcuni gruppi di lavoro simulando un Consiglio di Classe ed elaborare un'Unità di Apprendimento utilizzando le risorse e gli strumenti presenti nella piattaforma o in altri ambienti on line.

Per la stesura della UdA potete impiegare il format appositamente predisposto: Consegna per i docenti (.docx) All'interno del gruppo individuare un relatore per la restituzione finale in plenaria. Tempo a disposizione: 2 ore

Prodotti

  • Competenza 1 – Agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, in base ai quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali, sociali e professionali.
  • Competenza 2 - Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua Italiana secondo le esigenze comunicative vari contesti: sociali, colturali, scientifici ed economici, tecnologici e professionali.
  • Competenza n. 3 - Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale e antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.
  • Competenza n. 4 – Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia a fine della mobilità di studio e di lavoro.
  • Competenza n. 5 - Utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e lavoro.
  • Competenza n. 6 – Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici ed ambientali.
  • Competenza n. 7 - Individuare ed utilizza le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
  • Competenza n. 8 - Utilizza le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento.
  • Competenza n. 9 - Riconoscere i principali aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea ed esercitare in modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e collettivo.
  • Competenza n. 10 - Comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all'economia, all'organizzazione, allo svolgimento dei processi produttivi e dei servizi.
  • Competenza n. 11 - Padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza e alla tutela della salute nei luoghi di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.
  • Competenza n.12 - Utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti degli assi culturali per comprendere la realtà operativa in campi applicativi.
DESCRIZIONE SINTETICA
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Enogastronomia e ospitalità alberghiera“ possiede specifiche competenze tecnico pratiche, organizzative e gestionali nell’intero ciclo di produzione, erogazione e commercializzazione della filiera dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera. Nell’ambito degli specifici settori di riferimento delle aziende turistico-ristorative, opera curando i rapporti con il cliente, intervenendo nella produzione, promozione e vendita dei prodotti-e dei servizi, valorizzando le risorse enogastronomiche secondo gli aspetti culturali, artistici e del Made in Italy in relazione al territorio.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento elencati al punto 1.1. dell’Allegato A) comuni a tutti i percorsi, oltre ai risultati di apprendimento tipici del profilo di indirizzo, di seguito specificati in termini di competenze:
  • Competenza in uscita n. 1 - Utilizzare tecniche tradizionali e innovative di lavorazione, di organizzazione, di commercializzazione dei servizi e dei prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera, promuovendo le nuove tendenze alimentari ed enogastronomiche.
  • Competenza in uscita n. 2 - Supportare la pianificazione e la gestione dei processi di approvvigionamento, di produzione e di vendita in un’ottica di qualità e di sviluppo della cultura dell’innovazione.
  • Competenza in uscita n. 3 - Applicare correttamente il sistema HACCP, la normativa sulla sicurezza e sulla salute nei luoghi di lavoro.
  • Competenza in uscita n. 4 - Predisporre prodotti, servizi e menù coerenti con il contesto e le esigenze della clientela (anche in relazione a specifici regimi dietetici e stili alimentari), perseguendo obiettivi di qualità, redditività e favorendo la diffusione di abitudini e stili di vita sostenibili e equilibrati.
  • Competenza in uscita n. 5 - Valorizzare l’elaborazione e la presentazione di prodotti dolciari e di panificazione locali, nazionali e internazionali utilizzando tecniche tradizionali e innovative.
  • Competenza in uscita n. 6 - Curare tutte le fasi del ciclo cliente nel contesto professionale, applicando le tecniche di comunicazione più idonee ed efficaci nel rispetto delle diverse culture, delle prescrizioni religiose e delle specifiche esigenze dietetiche.
  • Competenza in uscita n. 7 - Progettare, anche con tecnologie digitali, eventi enogastronomici e culturali che valorizzino il patrimonio delle tradizioni e delle tipicità locali, nazionali anche in contesti internazionali per la promozione del Made in Italy.
  • Competenza in uscita n. 8 - Realizzare pacchetti di offerta turistica integrata con i principi dell’eco sostenibilità ambientale, promuovendo la vendita dei servizi e dei prodotti coerenti con il contesto territoriale, utilizzando il web.
  • Competenza in uscita n. 9 - Gestire tutte le fasi del ciclo cliente applicando le più idonee tecniche professionali di Hospitality Management, rapportandosi con le altre aree aziendali, in un’ottica di comunicazione ed efficienza aziendale.
  • Competenza in uscita n. 10 - Supportare le attività di budgeting-reporting aziendale e collaborare alla definizione delle strategie di Revenue Management, perseguendo obiettivi di redditività attraverso opportune azioni di marketing.
  • Competenza in uscita n. 11 - Contribuire alle strategie di Destination Marketing attraverso la promozione dei beni culturali e ambientali, delle tipicità enogastronomiche, delle attrazioni, degli eventi e delle manifestazioni, per veicolare un’immagine riconoscibile e rappresentativa del territorio.

Sulla funzione tutoriale, già la Guida operativa del MIUR aveva definito molto chiaramente il ruolo e i compiti delle figure che accompagnano la progettazione e la gestione dei percorsi integrati tra scuola e lavoro.

«Per quanto riguarda le figure professionali che intervengono nel percorso formativo - si legge nella guida - risultano strategiche quelle deputate a seguire lo studente nella sua attività, che si identificano nel docente tutor interno (ai fini della presente Guida denominato anche tutor interno) e nel tutor formativo esterno (ai fini della presente Guida denominato anche tutor esterno), affiancati in molte scuole dalla figura di un docente funzione strumentale per l’alternanza e/o da un referente di progetto, come punto di raccordo tra gli operatori interni ed esterni per coordinare le attività previste dai singoli progetti. Il tutor formativo interno, designato dall’istituzione scolastica tra coloro che, avendone fatto richiesta, possiedono titoli documentabili e certificabili, svolge le seguenti funzioni:

  • elabora, insieme al tutor esterno, il percorso formativo personalizzato sottoscritto dalle parti coinvolte (scuola, struttura ospitante, studente/soggetti esercenti la potestà genitoriale);
  • assiste e guida lo studente nei PCTO e ne verifica, in collaborazione con il tutor esterno, il corretto svolgimento;
  • gestisce le relazioni con il contesto in cui si sviluppa l’esperienza di PCTO, rapportandosi con il tutor esterno;
  • monitora le attività e affronta le eventuali criticità che dovessero emergere dalle stesse;
  • valuta, comunica e valorizza gli obiettivi raggiunti e le competenze progressivamente sviluppate dallo studente;
  • promuove l’attività di valutazione sull’efficacia e la coerenza del PCTO, da parte dello studente coinvolto;
  • informa gli organi scolastici preposti (Dirigente Scolastico, Dipartimenti, Collegio dei docenti, Comitato Tecnico Scientifico/Comitato Scientifico) ed aggiorna il Consiglio di classe sullo svolgimento dei percorsi, anche ai fini dell’eventuale riallineamento della classe;
  • assiste il Dirigente Scolastico nella redazione della scheda di valutazione sulle strutture con le quali sono state stipulate le convenzioni per i PCTO, evidenziandone il potenziale formativo e le eventuali difficoltà incontrate nella collaborazione.

Il tutor formativo esterno svolge le seguenti funzioni:

  • collabora con il tutor interno alla progettazione, organizzazione e valutazione dell’esperienza di PCTO;
  • favorisce l’inserimento dello studente nel contesto operativo, lo affianca e lo assiste nel PCTO;
  • garantisce l’informazione/formazione dello/i studente/i sui rischi specifici aziendali, nel rispetto delle procedure interne;
  • pianifica ed organizza le attività in base al progetto formativo, coordinandosi anche con altre figure professionali presenti nella struttura ospitante;
  • coinvolge lo studente nel processo di valutazione dell’esperienza di PCTO;
  • fornisce all’istituzione scolastica gli elementi concordati per valutare le attività dello studente e l’efficacia del processo formativo.

Le due figure dei tutor condividono i seguenti compiti:

  • predisposizione del percorso formativo personalizzato, anche con riguardo alla disciplina della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.
  • particolare, il docente tutor interno dovrà collaborare col tutor formativo esterno al fine dell’individuazione delle attività richieste dal progetto formativo e delle misure di prevenzione necessarie alla tutela dello studente;
  • controllo della frequenza e dell’attuazione del percorso formativo personalizzato;
  • raccordo tra le esperienze formative in aula e quella in contesto lavorativo;
  • elaborazione di un report sull’esperienza svolta e sulle acquisizioni di ciascun allievo, che concorre alla valutazione e alla certificazione delle competenze da parte del Consiglio di classe;
  • verifica del rispetto da parte dello studente degli obblighi propri di ciascun lavoratore di cui all’art. 20 D. Lgs. 81/2008. In particolare la violazione da parte dello studente degli obblighi richiamati dalla norma citata e dal percorso formativo saranno segnalati dal tutor formativo esterno al docente tutor interno affinché quest’ultimo possa attivare le azioni necessarie.

Un aspetto trasversale alle due figure tutoriali, e determinante per l’intero processo dei PCTO, è quello di una loro formazione specifica. Al di là di quanto è stato fatto finora – attraverso misure di accompagnamento che hanno privilegiato, sul versante della scuola, soprattutto gli elementi normativi (la sicurezza; le coperture assicurative; gli aspetti procedurali, ecc.) – appare necessario rafforzare i profili di competenza sia del tutor scolastico che del tutor aziendale.

Le aree di competenza sulle quali occorre una formazione specifica dei tutor riguardano la progettazione e la co-progettazione; l’organizzazione; l’accompagnamento e il monitoraggio dei percorsi; la valutazione.

Aree di competenza e attività strategiche per la formazione dei tutor dei PCTO

Macroarea Attività
Progettazione
  • Mappatura dei bisogni
  • Co-progettazione del percorso formativo
  • Raccordo tra curricolo d’istituto e PCTO
Organizzazione
  • Pianificazione operativa del progetto formativo individuale
  • Pianificazione delle fasi che compongono il percorso PCTO
  • Predisposizione della documentazione (Convenzione; Assicurazione INAIL)
Accompagnamento e Monitoraggio
  • Presentazione e valorizzazione dell’attività di PCTO
  • Monitoraggio in itinere dello stato di avanzamento dei PCTO
  • Monitoraggio finale del percorso
Valutazione
  • Valutazione del percorso formativo
  • Realizzazione, sviluppo e somministrazione di strumenti per la valutazione
  • Riesame dei risultati di apprendimento
  • Analisi dell’azione formativa svolta presso le strutture ospitanti

Gli Strumenti del Tutor scolastico

Competenze comuni a tutti i percorsi di istruzione tecnica

  • utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici.
  • stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.
  • utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente.
  • utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
  • padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER).
  • utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.
  • identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti.
  • redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.
  • individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.

Competenze specifiche di indirizzo

  • riconoscere e interpretare:
    - le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto;
    - i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un’azienda;
    - i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse.
  • individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali.
  • interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese.
  • riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date.
  • individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane.
  • gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata.
  • applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati.
  • inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato.
  • orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose.
  • utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti.
  • analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa.

Webinar di Arduino Salatin sul nuovo ordinamento degli istituti professionali

Focus: Unità di Apprendimento [UdA]

Il Regolamento attuativo dei percorsi dei Nuovi Professionali [Decreto 92 del 24 maggio 2018] fornisce, all’art. 2, la seguente definizione di Unità di Apprendimento:

Insieme autonomamente significativo di competenze, abilità e conoscenze in cui è organizzato il percorso formativo della studentessa e dello studente; costituisce il necessario riferimento per la valutazione, la certificazione e il riconoscimento dei crediti, soprattutto nel caso di passaggi ad altri percorsi di istruzione e formazione. Le UdA partono da obiettivi formativi adatti e significativi, sviluppano appositi percorsi di metodo e di contenuto, tramite i quali si valuta il livello delle conoscenze e delle abilità acquisite e la misura in cui la studentessa e lo studente hanno maturato le competenze attese.

Un’analisi più di dettaglio sull’approccio didattico per Unità di Apprendimento viene anche ripresa nelle Linee Guida dei Nuovi Professionali, cap. 3.2.1. pp. 34-35.

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