Le competenze richieste oggi sono cambiate: più posti di lavoro sono automatizzati, le tecnologie svolgono un ruolo maggiore in tutti gli ambiti del lavoro e della vita quotidiana e le competenze imprenditoriali, sociali e civiche diventano più importanti per assicurare resilienza e capacità di adattarsi ai cambiamenti.
- Comunicazione nella madrelingua → Competenza alfabetica funzionale
- Comunicazione nelle lingue straniere → Competenza multilinguistica
- Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia → Competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria
- Competenza digitale → Competenza digitale
- Imparare a imparare → Competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare
- Competenze sociali e civiche → Competenza in materia di cittadinanza
- Spirito di iniziativa e imprenditorialità → Competenza imprenditoriale
- Consapevolezza ed espressione culturale → Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali
- Imparare a imparare
- Progettare
- Comunicare
- Collaborare e partecipare
- Agire in modo autonomo e responsabile
- Risolvere problemi
- Individuare collegamenti e relazioni
- Acquisire e interpretare l’informazione
Di cosa avranno bisogno i nostri giovani nel XXI secolo? Di saperi, senza dubbio. Ma di saperi viventi, da mobilitare nella vita lavorativa e al di fuori del lavoro[…] L’idea di competenza afferma la preoccupazione di fare dei saperi scolastici strumenti per pensare ed agire.
Philippe Perrenoud, Costruire competenze a partire dalla scuola, Roma, Anicia, 2010
Secondo il regolamento sul nuovo obbligo di istruzione (22 agosto 2007), i giovani possono acquisire le competenze chiave di cittadinanza attraverso le conoscenze e le abilità delle competenze di base, riconducibili a quattro diversi assi culturali:- Asse dei linguaggi
- Asse matematico
- Asse scientifico-tecnologico
- Asse storico-sociale
Ad ogni asse corrispondono determinate competenze ed obiettivi. Gli assi culturali costituiscono pertanto il “tessuto” per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione delle competenze chiave che preparino i giovani alla vita adulta e che costituiscano la base per consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di apprendimento permanente, anche ai fini della futura vita lavorativa. Sono pensati come direzioni aperte dei saperi e come contenitori interdisciplinari.
- Competenze chiave per l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita (Raccomandazione UE)
- Competenze chiave e di cittadinanza
- Assi culturali

Sul piano metodologico, il compito di realtà indica un modello di formazione centrato sull’ingaggio degli allievi a fronte di una commessa reale densa di significati professionali, culturali, civici e soggettivi, che opera come un compito-sfida e che richiede agli allievi di mobilitare l’intero repertorio delle proprie facoltà-risorse in modo autonomo e responsabile, al fine di giungere ad una soluzione positiva della consegna, soddisfacente le attese dei committenti e delle norme generali e specifiche proprie del campo in cui si svolge l’azione.
Dario Nicoli, Cultura del lavoro, nuovi contesti di apprendimento e alleanza formativa. Tre prospettive emergenti dalla sperimentazione duale, in «Rassegna CNOS», 1 - 2019, p. 86 e sgg.
I compiti di realtà sono attività didattiche complesse, aperte, che vengono poste agli alunni come mezzo per dimostrare la padronanza di qualcosa e che richiedono di risolvere una situazione nuova, inedita, utilizzando le conoscenze che l'alunno ha acquisito nel corso dell’attività didattica. Queste prove costituiscono per l'alunno una situazione impegnativa e prevedono di:- collegarsi a situazioni di vita reale mediante una committenza (interna o esterna);
- costituire una dimensione sfidante in rapporto alle conoscenze e alle esperienze possedute e da attivare;
- arrivare alla realizzazione di un prodotto (un artefatto; un poster; una presentazione; un progetto di ricerca; un cartellone; un video; una relazione tecnica).