Un’esperienza di formazione con la LIM

La Lavagna Interattiva Multimediale rappresenta un elemento innovativo per un diverso approccio didattico, sia disciplinare che interdisciplinare: essa consente di sviluppare, in classe e nei laboratori, lezioni interattive e occasioni di confronto con materiali e informazioni provenienti dai diversi media (immagini, testi, video, audio, animazioni). La sperimentazione attuata dall’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica ha promosso, nell’anno scolastico 2009-2010, una considerevole diffusione della Lavagna Interattiva, sia in termini di impegno economico sull’esperienza di formazione, sia in termini qualitativi per la ricaduta che l’iniziativa ha avuto presso le scuole e gli insegnanti. Accanto alla formazione di base sulla LIM sono stati avviati progetti speciali di insegnamento a distanza, come quello denominato “Isole in rete”, ma più in generale la dotazione tecnologica ha spinto molti insegnanti ad una revisione – seppure parziale e circoscritta – della propria metodologia didattica, della propria “cultura multimediale”. L’aspetto di gran lunga positivo, e propositivo insieme, è stato certamente quello di avere acceso i riflettori su di un’area – quella della sperimentazione tecnologica – ancora marginalmente conosciuta e sedimentata nella professionalità docente. L’impiego della videoscrittura, ad esempio, è ormai largamente affermato tra gli insegnanti, ma orientato perlopiù in agli adempimenti burocratici e alla documentazione formale prevista dall’organizzazione scolastica. La stessa navigazione internet avviene soprattutto nel circuito ristretto delle comunità di pratiche a cui i docenti partecipano in maniera talvolta estemporanea, e tuttavia con un considerevole impegno come forma di autoaggiornamento, di confronto in rete, di condivisione delle buone pratiche. Mentre è ancora relativamente incompiuto il passaggio chiave della tecnologia dentro lo spazio fisico delle aule, e non più esoltanto nel laboratorio di informatica, bensì all’interno del circuito relazionale della comunità-classe, dove la LIM può occupare e catalizzare interessi, suscitare curiosità e motivazioni inaspettate, favorire e incrementare i livelli di apprendimento. È evidente che per compiere questo salto di qualità, la formazione offerta dall’Agenzia Nazionale non è di per sé sufficiente a consolidare in quel numero ristretto di insegnanti, selezionati dalle istituzioni scolastiche per la prima fase della formazione, quelle competenze avanzate necessarie ad interagire con la pluralità e la complessità dei linguaggi multimediali.